About me

Classe 1980, sono nata a Firenze e vivo da sempre a Montale, un ridente paesino tra Prato e Pistoia.

Sono cresciuta immersa nel verde delle colline toscane e faccio parte di quella generazione cresciuta a pane, vino e zucchero e nessuno ha mai rischiato la denuncia di somministrazione alcolica a un minore (e se il mio fegato soffre di postumi non sono derivati da quello).

Non sono mai stata secchiona… ma stare sui libri mi è sempre piaciuto. Studiare, documentarmi, imparare e ricominciare ancora. Google ha semplificato la vita, ma il fascino di una Treccani è intramontabile.

Dopo il diploma Classico ho conseguito la laurea in Scienze Politiche.

L’inutilità… è più consistente.

Nel frattempo ho sempre lavorato. Dopo il liceo facevo ripetizioni e ho sempre adorato stare con gli adolescenti. Sono ancora in quella fase della vita in cui la stronzaggine non è dettata da secondi fini, ma solo dal limbo quotidiano dell’essere incastrati tra infanzia e giovinezza.

Questo lavoro mi ha sicuramente aiutato a conoscere tanti tipi di persone, ad avvicinarmi a realtà famigliari difficili.

Mi ha aiutato molto a capire il tipo di genitore che avrei voluto diventare, il tutto mantenendo freschi nella mia mente i pensieri di Platone o i sonetti di Catullo o le poesie di Hemingway.

Avrei potuto chiedere di più?

Sì, io chiedo sempre di più, specialmente a me stessa.

Quindi mentre mi dedicavo alle notti brave versiliesi, di giorno lavoravo in una gioielleria a Forte dei Marmi e, in altri periodi, fingevo di essere gnocca come le altre standiste a tutti i Pitti (Uomo-Bimbo-Filati) nella bella cornice della Fortezza da basso del capoluogo toscano.

La gioventù è una bella cosa: se provassi adesso a tenere quei ritmi orari, sarei uno spolverino da buttare dopo una settimana.

La mia vita amorosa è stata un po’ come la mia esperienza lavorativa: errori, sbagli, fregature e delusioni donate e ricevute.

Per tanti anni ho tenuto dei diari in cui ho riversato tutto quello che provavo. Sono ben chiusi in uno scatolone che a volte sono tentata di riaprire, certa di poterci creare sopra uno young adult di tutto rispetto, ma sono stati anni

difficili e travagliati che mi hanno fortificato e al contempo cristallizzato dolori pesanti come macigni.

Quindi guardo quello scatolone pieno zeppo di insicurezze e sofferenze e ringrazio il passato che mi ha fatto diventare la persona che sono oggi. Rimpianti, rimorsi ed errori inclusi.

Spero di aver imparato qualcosa per costruire un futuro migliore.

E come ogni buon romanzo d’amore che si rispetti, ho conosciuto l’altra metà del mio cuore quando proprio non volevo saperne di uomini e li trattavo come se avessi un lanciafiamme di sarcasmo al posto della bocca.

Non avevo un’alta stima dell’altro sesso quando ho conosciuto mio marito.

Per nulla.

(E neppure adesso vorrei rinascere uomo, sia inteso, solo che amo mio marito e ne ho generato uno. Generalizzare sarebbe controproducente!)

Insomma, il tutto è avvenuto durante una bella serata di bisboccia e da allora lui non ha mai mollato. Non ha mai vacillato.

E vi assicuro che, all’epoca, ero un esperimento malriuscito tra Malefica e Meryl Streep nei panni del diavolo Miranda Priestley.

Tra il coraggio che aiuta gli audaci e la pazienza che è la virtù dei forti, il ragazzo ha raggiunto la meta: il mio cuore.

È merito di mio marito se sono moglie (a onor del vero lui non mi mai chiesto di sposarlo – cosa che gli rinfaccio quasi quotidianamente – , io lo chiamai dicendogli che la data che volevo – io – sarebbe venuta di sabato l’anno seguente e l’ingranaggio del matrimonio si è attivato) e madre e considero la famiglia il mio motore trainante e il mio rifugio.

È “colpa” sua se i figli sono cocciuti come lui (ma intelligenti come me! 😀 ) o sono qui a raccontarti di me, perché quando ho rischiato di perderlo, è come se la mano del destino mi avesse ficcato la testa sott’acqua.

La mia resilienza è stata la scrittura, solo che stavolta non ho raccontato di me, ho liberato la mia fantasia e, poverina, mi sono sentita in colpa per come l’ho tenuta rinchiusa tutti questi anni.

Relegata in un angolino a crescere e crescere fino a esplodere.

Chi lo avrebbe mai detto?!

Ah, nel frattempo, in mezzo a viaggi, lavori, vittorie e sconfitte della vita quotidiana, sono arrivati anche i nostri nani barbarici. Tesori miei, siete una continua fonte di ispirazione e non smetterò mai di ringraziare il Signore per avermi dato in prestito proprio voi.

Vi amo, bestioline.

Se siete arrivati a leggere fin qui, forse vi ho incuriositi! Ma mi sento comunque di farvi una premessa sui miei romanzi, specialmente se non avete mai letto niente di mio.

Le mie storie sono favole romantiche, alcune grondano melassa più di altre, ma di certo vi faranno sghignazzare più di una volta. Incontrerete personaggi particolari, accompagnati da quelli secondari decisamente sui generis.

Viviamo la normalità ogni giorno, il mio compito è farvi sognare, ma non mi dimentico mai di scrivere per sognare a mia volta.

Cerco di farlo al meglio delle mie possibilità e di darvi ogni volta storie ed emozioni sempre nuove, studiando e rimettendomi in gioco, perché non si smette mai di imparare nella vita.

A proposito di imparare… lo so che la regola vorrebbe le biografie in terza persona, lo so. Ma siccome l’ho scritta io e non sono ancora dentro un’urna tutta rosa e brillosa (famigliari prendete nota delle mie volontà, per cortesia!), direi che posso prendermi questa licenza poetica (e devo dire che me le prendo spesso!).

Il lettore è la scintilla che illumina la mente di un autore.

Senza di Voi saremmo ben poco.

Grazie di esistere.

2 pensieri su “About me”

    1. Carissima Anna 🙂
      Se cerchi tra gli ultimi articoli, troverai quello che mi chiedi!
      Nomi, coppie, prestavolto, ambientazioni.

      Grazie a te 💖

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