Parlami di un Sogno

 

E finalmente posso parlarvi degli #Sveteño.

Sembrava che non arrivasse mai il loro momento e invece eccoci qua.

Posso confessarvi che l’idea di Sveva è nata dopo aver letto un commento cattivissimo a un post di Chiara Ferragni. E io mi domandai: “Quanto bisogna essere forti per passare sopra a tutto quel livore?”

E la mia mente ha iniziato a vagare, perchè quando si parla di donne forti, io ne sono attratta come una calamita.

Ma una volta che ho iniziato a scrivere… Sveva non era solo forte. Sveva era fragilissima e debole e sola. Tremendamente sola. E per una giovane ragazza nelle sue condizioni è impossibile non commettere errori. Errori di valutazione, errori nelle speranze, errori che minano la fiducia in te stessa e negli altri. Perchè non basta avere successo per essere felici, bisogna anche guardarsi allo specchio e crederci.

Questo romanzo è innanzitutto un percorso di crescita personale che abbraccia più di un decennio.

Conosceremo una Sveva ragazzina e seguiremo i suoi passi nel mondo dei grandi. Soffriremo ed esulteremo con lei, perchè non le ho mai reso le cose facili.

Mai.

«Ogni volta cercate di valutare quanto di voi si strapperà raggiungendo quel sogno, ma soprattutto guardate bene dentro voi stessi, perché un giorno potreste voltarvi indietro e potreste capire di non poter raccontare del vostro sogno, perché lo avete perso per strada. Un giorno potreste guardare una fotografia e ignorerete la pelle liscia che non avete più o la moda ridicola di allora, perché sarete troppo concentrati a tenere a bada la nostalgia che vi sobbolle nello stomaco nel vedere quanto sentimento c’era racchiuso in quello scatto.»

 

Ma veniamo a Pete.

Oh, Pete… (Sospirone!)

Vi ho mai detto che i miei punti deboli sono i personaggi maschili che sono abbastanza uomini da ammettere i loro sentimenti senza perdere una briciola di fascino e sicurezza?

Ecco, Pete è uno di loro. Ha una determinazione implacabile nel dimostrare il suo amore a Sveva, ma lo sa lui e lo sa anche lei che a nessuno dei due è stato insegnato ad amare. Nessuno dei due è stato indirizzato sulla giusta strada e quando non ci sono buoni esempi… si naviga a vista.

E quando si è troppo giovani è più facile perdersi.

Pete è un diesel… forse lo capiremo più nella seconda parte del romanzo (benchè io lo abbia amato nell’istante in cui fa la sua prima comparsa), ma non vi aspettate molte parole. Pete è un calciatore. Lui valuta la situazione e segue l’istinto.

Dribbla, straccia la difesa e segna. E anche se Sveva odia il calcio, dovrà arrendersi a lui (noi tutte lo avremmo fatto molto prima e per moooooooooolto meno… ma lasciamo stare 😀 ).

Il tuo destino è già scritto, dagli fiducia, perché anche se lotterai contro di esso, tutto accadrà proprio come lui ha previsto.

 

Spero di avervi intrigato abbastanza, ormai mancano una manciata di giorni e se volete gli #Sveteño sul vostro eReader allo scoccare della mezzanotte del 22 giugno, non dovete far altro che cliccare su questo link: https://bit.ly/parlamidiunsogno

E mi raccomando, fatemi sapereeee!

Ci tengo al vostro parere <3

Con affetto,

Charlotte

1 pensiero su “Parlami di un Sogno”

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